‘Winner take all”

Cinquecentotrentotto i Grandi Elettori (gergalmente e poco precisamente indicati anche come ‘delegati’) che in rappresentanza degli Stati – votati “il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre” dell’anno bisestile – eleggono (salvo il caso in cui nessun candidato abbia dalla sua la maggioranza assoluta, pari a duecento settanta, cosa che implica il fatto che almeno tre tra i pretendenti abbiano vinto in qualche Stato per cui la scelta spetta alla Camera) “il primo lunedì dopo il secondo mercoledì” del successivo mese di dicembre il Presidente degli Stati Uniti.

Il totale suddetto è pari alla somma dei parlamentari degli Stati (cento Senatori più quattrocentotrentacinque Rappresentanti) con l’aggiunta di tre Grandi Elettori di Washington DC.

Ora, come si conquistano i preziosissimi ‘delegati’?

Stato per Stato.

Il candidato che prevale per voti popolari in uno Stato conquista tutti i Grandi Elettori ai quali quel territorio ha diritto.

(Questo, con l’eccezione del Nebraska e del Maine che hanno adottato un diverso sistema).

Il meccanismo in questione è chiamato ‘Winner take all’, e cioè ‘il vincitore si prende tutto’.