DeSantis raccoglierà fondi per Trump

Secondo l’Associated Press: “Il governatore della Florida Ron DeSantis sta pianificando di raccogliere fondi per l’ex presidente Donald Trump nelle prossime settimane, mettendo in atto l’impegno preso in un incontro con Trump il mese scorso al fine di aiutare il suo ex rivale per la nomina presidenziale repubblicana del 2024.
DeSantis sta chiamando i propri finanziatori mentre il suo team lavora rapidamente per mettere insieme un programma che includa soste in Florida e Texas.
DeSantis sta facendo passi concreti verso una riconciliazione politica con Trump, che per mesi ha deriso il suo avversario repubblicano definendolo ‘DeSanctimonious’ mentre il governatore della Florida sosteneva che il tempo di Trump era passato.
Gli sviluppi mostrano lo sforzo di DeSantis di offrire le sue risorse più preziose – la prolifica rete di raccolta fondi – in un gesto che potrebbe pagare dividendi se si candidasse nuovamente alla presidenza nel 2028, quando Trump non sarebbe idoneo a proporsi se vincesse questo novembre a causa dei limiti costituzionali conseguenti l’adozione del XXII Emendamento”.

14 maggio 2024

La campagna pubblicitaria democratica si rivolge agli elettori rurali

“Un gruppo democratico sta lanciando una nuova campagna pubblicitaria da centoquaranta milioni di dollari che mira a minare il sostegno di Donald Trump tra uno dei suoi blocchi elettorali più fedeli: gli elettori rurali”, riferisce l’Associated Presse.
“Gli spot pubblicitari di American Bridge 21st Century inizieranno ad essere trasmessi negli Stati settentrionali teatro della battaglia: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin.
Sono mirati agli elettori indecisi nei mercati mediatici più piccoli, meno saturi di pubblicità politica e dove sperano di raggiungere persone, soprattutto donne, che potrebbero essere indecise”.

14 maggio 2024

Bernie Sanders cerca di dare impulso a Biden

“Il Senatore del Vermont Bernie Sanders, affiliato al caucus democratico nella Camera Alta, afferma di essere in forte disaccordo con Biden sulla politica attuata quanto al conflitto che vede agire Israele a Gaza e ha persino suggerito che il Capo dello Stato per la sua posizione potrebbe perdere la rielezione”, riferisce il Washington Post.
“Ma l’ ottantaduenne leader progressista, che ha recentemente annunciato che si candiderà per un quarto mandato, ha ciò malgrado intenzione di appoggiare la Presidenza, sostenendo che quelli che descrive come elettori giovani e liberali poco entusiasti di tutto il Paese dovrebbero tapparsi il naso e votare per l’incumbent”.
Sanders ha concluso:
“Non è un grande segreto che non ci sia un enorme entusiasmo per nessuno dei due candidati.
Anche le persone che votano per Trump hanno dubbi su di lui.
Ma in fondo, non è Biden contro Dio, è Biden contro Trump.
E penso che non ci siano dubbi nella mia mente sul fatto che il Presidente sia, di gran lunga, il candidato migliore”.

14 maggio 2024

I partiti un tempo importanti e quelli del passato da ricordare

Parlando di partiti un tempo significativi, è necessario ricordare se non altro quelli che hanno portato, tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, almeno un loro esponente a risiedere nella dimora presidenziale:
il Federalista,
il Democratico-Repubblicano,
il Whig.

Per la necessaria completezza e per quanto nessuno dei movimenti politici che ora elenchiamo abbia mai vinto una competizione per la Casa Bianca occorre rammentare le presenze del Partito Antimassonico (il primo che usò, subito imitato, la Convention nel 1831 in vista delle elezioni dell’anno dopo), del Free Soil (per il quale, nel 1848, corse l’ex Presidente Van Buren), del Partito Populista (che, fra l’altro, nel 1896 affiancò al candidato dell’Asino Bryan un proprio esponente come possibile Vice), del Partito Socialista (nei primi decenni del Novecento significativamente in lizza), perfino del Partito Comunista (sostenuta da molti intellettuali, guidati da Edmund Wilson, la candidatura, in effetti senza seguito popolare, di William Zebulon Foster nel 1932), del Reform Party (nel 1996, sotto questa bandiera, partecipò alla contesa Ross Perot ottenendo risultati peggiori di quelli raggiunti nel 1992 da indipendente).

14 maggio 2024

Personalità di rilievo: Frederick Augustus Muhlenberg

Tra i protagonisti in qualche modo ‘minori’, ma non poi troppo, del periodo ‘fondante’ (quello di fine Settecento, percorso dai cinquanta ‘semidei’ – definizione di Thomas Jefferson – che decisero per sempre il destino della Nazione) della storia americana, un posto di un qualche rilievo occupa Frederick Augustus Conrad Muhlenberg.
Nato l’1 gennaio 1750 a Trappe Pennsylvania, formatosi in Germania (terra d’origine del padre), pastore luterano, il Nostro fu il primo (e, in seguito, il terzo) Speaker della Camera dei Rappresentanti USA, alla quale Camera fu rieletto in successive tre occasioni.
Primo firmatario anche del ‘Bill of Rights’ – i dieci Emendamenti alla Carta costituzionale entrati in vigore nel 1791 e concernenti i diritti individuali vengono in tal modo, complessivamente, ricordati – resta nella leggenda in particolare per un accadimento relativo al 1794, anno nel quale, per la seconda volta, ricopriva l’incarico di speaker.
Era, all’epoca, la lingua germanica grandemente in uso negli Stati Uniti, numerosissimi essendo i tedeschi immigrati.
Giunse, pertanto, in discussione alla Camera una proposta che chiedeva che le leggi e le disposizioni governative fossero, da quel momento in poi, tradotte in alemanno.
La votazione in merito vide prevalere di strettissima misura il no (quarantadue a quarantuno), nel mentre il medesimo Muhlenberg si asteneva affermando che i germanici dovevano diventare velocemente americani e che poter leggere nella parlata madre le leggi avrebbe contribuito a rallentare il loro ambientamento.
La ‘leggenda Muhlenberg’ vuole, invece, che nell’occasione si discutesse se far diventare l’idioma di Goethe lingua ufficiale della Nazione e che, per responsabilità proprio di un tedesco, questo non sia accaduto.

Quanto al numero di tedeschi negli Stati Uniti, il record, con ogni probabilità, fu segnato dalla città di Milwaukee, Wisconsin, che nell’anno 1900 contava su una popolazione per l’ottanta per cento teutonica.
La colonia germanica sui Grandi Laghi era talmente numerosa ancora negli anni Trenta/Quaranta del Novecento che Adolf Hitler “cullò l’idea stravagante di fomentare una nuova Guerra di Secessione con i germano-americani”, come scrive Raymond Cartier.
All’epoca, peraltro, fu concepita e fondata una associazione pro nazista.
Denominata ‘Bund’, fu messa fuori legge.

14 maggio 2024

I Presidenti: William Taft

La scheda.
Nato nel 1857 a Cincinnati (Ohio), fu uomo di spicco durante l’amministrazione di Theodore Roosevelt, ricoprendo vari incarichi: Governatore temporaneo di Cuba, direttore dei lavori del Canale di Panama e Ministro della Guerra.
Vincendo le presidenziali con l’appoggio dello stesso Roosevelt nel 1908, perseguì una politica anti-monopolistica, coltivando altresì una prospettiva particolarmente aperta in materia di immigrazione e non ostile al fronte sindacale.
In politica estera si concentrò soprattutto sul Sud America, appoggiando quei governi i cui interessi potessero essere in armonia con l’economia statunitense (la cosiddetta Diplomazia del Dollaro).
Questo gli alienò la simpatia di molti repubblicani e dello stesso Teddy Roosevelt, il quale nel 1912 si ripresentò con un da lui fondato Partito Progressista che arrivò addirittura secondo dietro il Partito Democratico.
Ritiratosi dalla politica, fu nominato da Warren Harding Presidente della Corte Suprema nel 1921.
Si dimise nel 1930, morendo poco dopo a Washington.

14 maggio 2024

Avere un soprannome non depone favorevolmente

George Washington?
Il Padre della Patria, ma non era di certo questo un soprannome.
John Adams, Thomas Jefferson, James Madison, James Monroe e John Quincy Adams, i suoi successori?
Nessuno di loro era soprannominato.
Andrew Jackson, sì.
Lo chiamavano ‘Old Hickory’, ‘vecchio noce americano’ volendo tradurre.
Dopo di lui, nell’ordine, Martin Van Buren ovvero ‘Little Magician’; William Harrison ‘Tippecanoe’; James Polk ‘Young Hickory’; Zachary Taylor ‘Old Rough and Ready’.
A parte certamente Jackson e per qualche misura Polk, Capi dello Stato non particolarmente significanti.
Presidenti espressione di classi politiche nuove, borghesi, che avevano preso il posto degli aristocratici predecessori e che non si dimostravano alla loro altezza.
È guardando a questa comunque discutibile considerazione che qualche storico è arrivato a sostenere che il fatto stesso di avere in qualche modo necessità di un soprannome qualifichi come mediocre un Presidente!

13 maggio 2024

Da quando Camera e Senato votano con le Presidenziali 

Per davvero lunghi anni, le votazioni per la Camera e il Senato ebbero luogo secondo le leggi in merito emanate dai singoli Stati e quindi in date diverse.
Teoricamente, fu per prima la Camera ad adeguarsi.
A partire dalle elezioni del 1880.
Teoricamente, perché alcuni Stati mantennero una data precedente a quella del “primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre” dell’anno bisestile e di quello di mezzo (Mid Term Elections, infatti) al mandato del Presidente.
Si pensi che il Maine continuò a farlo fino al 1958.
Quanto al Senato, è solo dopo l’approvazione e ratifica dell’Emendamento del 1913 (e quindi dal 1914) che i suoi membri vengono eletti dal popolo.
In precedenza erano scelti dai Legislativi locali.
Tutto considerato (il Maine anomalo, in specie), è solamente dal 1960 che le elezioni congressuali hanno svolgimento come siamo abituati a vedere.

13 maggio 2024

Personalità di rilevo: Charles Joseph Bonaparte

J.Edgar Hoover fondatore dell’FBI”?
Ma quando mai!
Hoover è diventato direttore del Bureau of Investigation (in tal modo denominato fino al 1935) nel 1924 e lo ha totalmente ribaltato rendendolo leggendario ma la fondazione risale al 1908 e a quel momento il buon Edgar aveva solo tredici anni: va bene essere precoci, ma c’è un limite.
Fatto è che l’ideatore dell’ente di cui si parla fu nientemeno che un bisnipote di Napoleone!
Ecco come: Girolamo Bonaparte, uno dei tanti fratelli dell’imperatore, aveva sposato un’americana (Elisabetta Patterson) dalla quale, dipoi e per volere dell’autoritario germano, aveva dovuto separarsi per impalmare la figlia del re del Wurttemberg e diventare a propria volta re di Vestfalia.
Da Elisabetta, Girolamo aveva avuto un figlio dal quale deriva il ramo americano dei Bonaparte.
Nipote dell’effimero sovrano della Vestfalia, Charles Joseph, che nasce a Baltimora nel 1851, si laureò ad Harvard e, auspice Teodoro Roosevelt che lo chiama a far parte del suo gabinetto, dopo avere brevemente ricoperto l’incarico di Segretario di Stato per la Marina, nel dicembre del 1906 diventò Ministro (Attorney General) della Giustizia degli Stati Uniti.
E’ in tale veste, che appunto Charles Joseph Bonaparte, nel citato 1908, in accordo, ovviamente, con il grande ‘Teddy’, fondò il futuro FBI!
Ecco, quindi, come e in qual modo Napoleone è collegato al Bureau.

13 maggio 2024

Il Credo etico/politico di Ronald Reagan

“Io sono un conservatore.
Cosa vuol dire?
Faccio un esempio citando la Bibbia.
I liberali si scaricano la coscienza di fronte a uno che ha fame gettandogli un pesce.
I conservatori, che hanno un’opinione molto più alta dell’uomo, anche dell’uomo che ha fame, gli insegnano come si pesca.
Così potrà prendere tutti i pesci che vuole e non soffrirà più la fame!”
Ronald Reagan

13 maggio 2024